Milano, 2 ottobre 2024- La Redazione di Borghi d’Europa ha avuto il piacere di scoprire i patti gourmet de La Cucina, non il solito Ristorante, situato a Rho e nato nel 2020 durante la pandemia, per volere dello Chef Patron Gaetano Marinaccio e di Nadia Petronio.
Entrambi hanno una formazione alberghiera e nella ristorazione, che li ha portati a cercare un locale con alle base un’idea precisa da trasmettere nel piatto in un ambiente intimo e ben curato.
Gaetano Marinaccio, di origini campane, ha raccontato che la Cucina è nato con l’obiettivo di proporre all’attenta clientela una cucina italiana (con tracce mediterranee), rivisitata con innovazione e creatività, dove non esiste più la tradizionale differenza tra antipasto, primo e secondo, utilizzando materie prime d’alta qualità.
Altrettanto importante è la filosofia no waste: non si butta via mai niente, nemmeno le scorze o tutto quello comunemente definito nelle cucine di scarto e si cerca di riutilizzarlo, come nel caso dei panificati, uno degli assi nella manica del Ristorante a Rho.
Ogni settimana viene realizzato dell’ottimo pane fatto in casa, partendo dalla tipologia e forma del pane e dall’impasto: nel pranzo degustativo per Borghi d’Europa e la stampa, la fonte d’ispirazione è stata il filone.
Ora da poco al timone della cucina di questo ristorante gourmet c’è il giovane Chef Mirko Di Geronimo, lombardo con origini abruzzesi, che ha maturato importanti esperienze a Londra e Parigi , che può così mostrare la sua creatività ai fornelli, con la supervisione del nume tutelare Gaetano Marinaccio.
La Cucina a Rho è aperto solo e sempre alla sera a cena, dal lunedì al sabato e normalmente, per permettere alla clientela di godersi una full immersion del gusto, vengono consigliati i menù degustazione da 5 portate più 1, da 6 più 1 e da 7 piu una, dove vengono sempre aggiunti il benvenuto dello Chef, gli interessanti panificati della settimana con l’Olio Evo e i prodotti di piccola pasticceria artigianale.
A tavola dopo uno snack di benvenuto sfizioso e ricercato ( come la tartelletta francese con la spuma di caprino e il Macaron con Auricchio e tartufo) e accompagnato da un Franciacorta Berlucchi ’61 Blanc de Blanc (Gaetano Marinaccio è Brand Ambassador di Berlucchi), si sono susseguiti portate colorate ed eleganti come la Muggine Frollata, la Parmigiana Confusa e la Triglia in Bottone, abbinate a un Lugana Superiore 2022 di Ottella e al Blend 2016 di Falanghina e Biancolella di Villadora.
Poi, il piatto Pasta, Pane e Pomodoro, ben equilibrato (Pasta di Semola fatta a mano con polpa di pomodoro, condita con salsa di pomodoro cotto 3 ore, Olio Evo, sale e polvere di pomodoro e basilico) e quello Che Barba, una proposta vegetale innovativa, con alla base una Millefoglie di Barbabietola al vapore con nocciole, bietoline e spuma di parmigiano e acqua di menta.
Prima del caffè coi piccoli prodotti di pasticceria artigianale, è stato sorseggiato un calice da meditazione del Blend Vesuvio 2015 da uve Aglianico e Piedirosso di Villadora.
Il concetto di rivisitazione in chiave creativa ed elegante senza sprechi di grandi must della tradizione culinaria del Belpaese è assolutamente stato trasmesso da parte dell’intero Staff del Cucina di Rho: così va bene!
Alessio Dalla Barba